Come affrontare lo Stress nella vita quotidiana

pubblicato in: blog

Fonte: www.lucianorispoli.it


Lo stress è una delle malattie tipiche del nostro tempo, della nostra società. E non è un caso.


 Lo stress e la vita quotidiana.

 

Siamo continuamente sollecitati a fare, ad agire, ad essere attenti a tutto, preoccupati per mille cose, in una vita che sembra non permetterci tranquillità. Dobbiamo stare in allarme per i pericolo e i problemi quotidiani, dobbiamo lottare sempre e troppo per avere uno spazio in questo mondo. Per non farci sfuggire le occasioni.

Ma è possibile vivere bene in questo modo? Certo che no. Ed è davvero tutto sempre così difficile e duro e problematico?


La vita difficile e i nostri funzionamenti

Ci sono due risposte a questa ultima domanda.

  1. La vita in un mondo che non è socialmente giusto, con le enormi differenze di chi può tutto e chi deve lottare ogni giorno è davvero causa di stress continuo, anzi di uno stress che da benefico si trasforma in stress negativo – come vedremo più sotto.
  2. Ma è anche vero che, spesso, non si conservano i funzionamenti che danno piena salute e benessere, è vero che nascono, a partire dall’infanzia, per condizioni non favorevoli, alterazioni che ci portiamo dietro senza accorgercene, nascosti nel nostro corpo, che i influiscono nettamente sullo stato reale del nostro stress, su quello cronico e negativo.

Lo stress

Lo stress è il fenomeno più emblematico e significativo quando si vogliano comprendere i fattori molteplici che intervengono nella conservazione o nella perdita della salute. Dal momento che riguarda qualcosa di complesso e delicato: la unitarietà di mente e corpo, la persona nella sua interezza. Oggi, per fortuna, siamo arrivati a conoscere, con grande profondità scientifica, i meccanismi di cronicizzazione dello stress (stress negativo o distress).

Lo stress cronico viene confuso, troppo spesso, con l’affaticamento, con la stanchezza, con il carico di lavoro. In realtà è ben altra cosa dallo stress temporaneo (stress positivo o eustress) che predispone l’organismo essere umano a superare situazioni e problemi in tempi brevi con tutte le proprie risorse, rivitalizzandolo beneficamente. L’eustress scompare dopo che si è affrontato lo stimolo stressante (stressor) contrariamente a quanto accade per lo stress cronico, o distress, che permane nel tempo, logorando l’organismo, producendo disturbi ben noti e debilitanti, fino ad arrivare a farlo ammalare seriamente.


Dallo stress benefico allo stress cronico

Centrale in questa trasformazione negativa è il ruolo del “filtro Funzionale” che costituisce la maniera in cui l’individuo attraversa un evento stressante (stressor) con tutto il proprio organismo: vale a dire con lo stato delle sue emozioni, lo stato cognitivo; ma anche la sua respirazione, la condizione muscolare, le sue posture, la sua voce, la condizione fisiologica e biologica profonda. Lo stressor può venire percepito come qualcosa di affrontabile oppure di non affrontabile, come un evento ordinario oppure drammatico, fino a farci ammalare di distress. Sappiamo che determinate esperienze negative precedenti alterano questo filtro, per cui eventi abbastanza normali vengono vissuti come pericolosi, molto allarmanti, altamente stressanti.

Lo stato di stress non scompare, con effetti che non si esauriscono ma permangono nell’organismo, il quale non è più in grado di ritornare ad uno stato di allentamento e benessere, fondamentale per la salute e la vita, e per affrontare altri eventi con tutte le risorse presenti. Questo è lo stress cronico, una vera e propria malattia, L’organismo non riesce a gestire eventi stressanti anche lievi, andando incontro a “disturbi” di vario genere: disturbi di ansia, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, insonnia, cefalee, disturbi neurovegetativi, disturbi gastroenterici. Lo stress cronico è la base biopsichica di tutte le malattie.

Le radici dello stress cronico

Allora è fondamentale capire dove si àncora questo ammalarsi, questa alterazione dei funzionamenti, questo stress; perché lo stress cronico inizia ad annidarsi nel respiro alterato, nelle contrazioni del corpo, nelle sensazioni fisiche alterate; per poi diffondersi al pensiero, alle emozioni, alle fantasie. Oggi, grazie agli studi che ho condotto per molti anni con la mia equipe di Zerostress, all’interno della psicologia Funzionale, sappiamo bene dove si inizia a formare lo stress negativo, sappiamo che non dipende completamente dalle situazioni esterne, ma anche e notevolmente da come funziona la persona ai suoi livelli più profondi.

Lo stress cronico è esattamente lo specchio di questi livelli di funzionamenti profondi, perciò è un fenomeno di importanza vitale.

La prevenzione

E’ importante, quindi, poter fare un’opera di prevenzione a partire proprio dalla vita quotidiana, migliorare il filtro Funzionale, evitare che lo stress metta radici profonde nel nostro organismo. E non è sufficiente fare una vacanza, allontanarsi dal lavoro, assumere integratori di vario genere. Tutti le azioni che si possono fare devono essere necessariamente rivolte a recuperare e curare determinati Funzionamenti di fondo degli esseri umani.

E’ questo il vero segreto, la vera chiave della lotta allo stress e della lotta per la salute futura.


Alcuni consigli

Qui cercheremo comunque di dare alcuni primi consigli, di suggerire alcune prime tecniche che possono essere un auto-aiuto per cercare di non farsi sopraffare dallo stress in alcune situazioni molto diffuse.

Una riunione di lavoro difficile, un impegno importante nel dover parlare ed esporre.

  • Preparare il lavoro un po’ di tempo prima, prospettando alla mente i possibili andamenti della riunione, progettando attraverso l’immaginazione le modalità più adatte per raggiungere gli obiettivi voluti. L’immaginazione permette di anticipare gli effetti di quello che diremo e di come lo diremo (l’insieme mente-corpo), scegliendo con calma il modo che può dare gli effetti migliori.
  • Terminare la progettazione almeno un giorno prima, e poi dimenticare per un giorno tutto, distrarsi, e cercare momenti piacevoli e di divertimento.
  • Un’ora prima praticare una respirazione diaframmatica profonda: inspirazione a bocca aperta lunga (3-4 tempi), nessuna pausa, espirazione più rapida a lasciare con un po’ di voce (2 tempi), pausa (di 2 tempi), e poi ricominciare il ciclo. La respirazione deve durare almeno 10 minuti. A poco a poco si instaurerà una calma profonda.
  • Subito dopo fare alcuni movimenti di slancio, per creare convinzione e determinazione, movimenti veloci e intensi con le braccia e le mani, muovendosi con fermezza e decisione anche sulle gambe.

Un momento di rabbia, di lite pericolosa

  • Non rispondere subito.
  • Portare lo sguardo in giro e cercare di vedere veramente cosa c’è intorno a noi.
  • Espirare rapidamente alcune volte e poi tirare lunghi respiri con una inspirazione lunga e lenta. Molte volte.
  • Cercare in mente una canzone allegra. Meglio se se ne ha una già a portata di mano, una che ci piace molto.
  • Provare a dire qualcosa di molto diverso da quello che si stava per dire. Senza paura di perdere la faccia, di perdere una posizione da mantenere a tutti i costi.
  • Poi parlare lentamente con voce intensa ma non acuta e tenendo la testa ben sollevata e il corpo dritto, in una posizione fiera ma non aggressiva.

Conclusioni

Questi sono solo alcuni tra metodi e tecniche che rientrano in un lavoro sullo stress che naturalmente è molto più ampio. Ne descriveremo altri in altre successive puntate. Ma è importante impegnarci tutti a diffondere il più possibile le metodologie di valutazione e di cura innovative che applichiamo nel Neo-Funzionalismo, e che ottengono risultati estremamente importanti.

La lotta allo stress è una cosa molto seria, e lo sarà sempre di più nel futuro.


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