Una delle nuove e più interessanti frontiere degli studi sullo stress riguarda il mondo della medicina. Oggi sappiamo in modo sempre più certo che la condizione negativa di stress è alla base, in generale, dell’ammalarsi degli individui, perché lo stress (oramai è dimostrato inequivocabilmente) indebolisce e logora le difese immunitarie dell’organismo. Ma è anche dimostrato che lo stress ritarda la guarigione, ritarda il rimarginarsi delle ferite, impedisce all’organismo di mettere tutte le sue risorse in campo per superare lo stato di malattia.
E’ dunque sempre più importante affiancare alle cure mediche una cura per lo stress, perché in tal modo il terreno su cui agiscono i farmaci è molto più ricettivo, è in grado di reagire molto più positivamente ai farmaci stessi, e guarisce più in fretta. E’ risaputo che ogni individuo reagisce in modo diverso alle varie sostanze farmacologiche. Questo è dovuto, appunto; al terreno psico-biologico: se è libero da stress profondo accumulato, la persona reagisce molto meglio, più in fretta, e anche con dosi minori di sostanza, riducendo in modo estremamente significativo il grosso problema degli effetti collaterali.
Un’altra importante applicazione in medicina, allora, è quella dell’aiuto che si può dare alle persone al termine di una malattia importante, per il mantenimento effettivo dello stato di salute, per prevenire peggioramenti e per andare verso miglioramenti continui. Pensiamo alle persone infartuate, pensiamo a chi ha subito interventi chirurgici, a chi esce da una lotta al tumore.
Una terza applicazione, naturalmente, è quella della prevenzione. La ricerca sul perfezionamento dei nostri metodi di valutazione permetterà tra non molto di verificare se la persona sta entrando in un’area di rischio per una o l’altra patologia, e poter realizzare interventi che lo allontanano dall’area di rischio.
Tutto questo discorso vale, logicamente, anche i centri di riabilitazione, che oggi, possono allargare la loro sfera di azione, e includere le cure per lo stress come fondamentali per aiutare i pazienti nei passi delicati della riabilitazione.