Le direttive europee sullo stress legato al lavoro oggi sono diventate un importante impegno di legge, come valutazione (obbligatoria per le aziende) dell’esistenza di rischio di stress lavoro correlato.

Uno dei più importanti settori di ricerca della psicologia Funzionale è appunto quello del mondo del lavoro, con una concezione completamente innovativa che vede l’azienda come un organismo vivente, con i suoi funzionamenti di fondo proprio come quelli di un essere vivente. Non più, dunque, solo i vari settori aziendali ma vere e proprie Funzioni vitali che attraversano l’azienda tutta, “corpo” e “mente”, nella sua interezza.

Questo permette di utilizzare le nuove direttive non come un obbligo pesante e negativo, ma come una vera e propria occasione, una nuova possibilità per l’azienda di migliorare i propri funzionamenti, puntando a uno stato che le nuove scoperte scientifiche della psicologia Funzionale rendono oggi possibile: quello di benessere dell’azienda. In quest’ottica, benessere personale e benessere dell’azienda non sono più contrapposti, ma, anzi, si rinforzano l’un l’altro.
Le nostre metodologie di misura, poi, non vanno a discapito dell’azienda, perché sono in grado di andare oltre i livelli soggettivi che possono denunciare i lavoratori e verificare se esiste veramente uno stato di stress dannoso non solo per il lavoratore ma soprattutto per l’azienda. Ricordiamo qui che stress cronico non è uno stato di stanchezza e di affaticamento ma una vera e propria alterazione permanente che rende il soggetto incapace di rendere al meglio delle sue potenzialità, ma anzi lo fa rendere molto al di sotto. Questo significa avere persone che non riescono a più a essere creativi, che lavorano male con gli altri, che si innervosiscono inutilmente, che si distraggono, che non riescono a capire le direttive ricevute, e così via.
La metodologia ZED X2 permette di valutare, appunto, se c’è un reale stato di stress, e verificare con certezza:

  1. se c’è veramente rischio di stress per i lavoratori (o è solo una sensazione soggettiva di stanchezza non importante)
  2. e se questo stress è veramente lavoro correlato, o invece dipende dalla vita personale del lavoratore.In entrambi i casi, comunque, è possibile con interventi precisi e calibrati, migliorare le condizioni di stress (e di benessere) dei lavoratori a vari livelli, rendendoli più produttivi, capaci di sostenere alti carichi e alte responsabilità senza pericolo di logorarsi con lo stress.

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