Fonte: www.lucianorispoli.it
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Le conseguenze sulla salute – I disturbi da stress cronico – Trattamento e prevenzione attraverso la psicologia del Neo-Funzionalismo.
Molte delle nostre città e il traffico sembrano essere un binomio inscindibile, che tra l’altro perdura negli anni nonostante l’avanzare di nuove scoperte scientifiche e nuove tecnologie. E questo finisce inevitabilmente per condizionare molte delle attività che si svolgono in città, con conseguenze, oramai scientificamente dimostrate, sulla salute. E non si tratta solo dell’inquinamento degli scarichi delle auto, che pure esiste ed è altamente nocivo: ci sono anche inquinamenti che possiamo definire della percezione, del tempo, visivi, emotivi. Il procedere lenti e incolonnati, con una visuale dall’interno della vettura fatta di altre auto e di palazzi, e di ininterrotti manifesti pubblicitari, senza spazi aperti, cielo e luminosità piena; l’innervosirsi perché forse stiamo facendo tardi, siamo nel traffico e il tempo scorre; il cercare di superare il più possibile gli altri per fare prima, la ricerca difficile del parcheggio; le auto posteggiate dappertutto, anche quelle in seconda fila che strozzano e rallentano il flusso normale. Ma anche il camminare a piedi, scansando, cercando varchi dentro e fuori del marciapiede, stando attenti a moto e motorini che sbucano dappertutto.
Ritornando agli automobilisti, comunque, si finisce col ritrovarsi isolati nei confini della propria macchina, aldilà della quale gli altri sono delle presenze indistinte (certo non persone con cui si può entrare in contatto reale e positivo) se non addirittura dei potenziali nemici. Questo isolamento visivo, tattile e acustico fa si che non si è più realmente presenti nel momento attuale (se non nell’inquinamento percettivo) e si pensa inevitabilmente a ciò che si deve fare dopo, accumulando rabbia verso quel traffico che ci blocca in un qui ed ora inaccettabile. L’aggressività è, dunque, l’inevitabile risposta ad una condizione che è di allarme e difesa; oppure ci si può ritirare in un distacco emotivo che non è benefico, oppure in una scissione non sana tra realtà esterna e il mondo delle emozioni e dei sentimenti. L’automobilista (nonché il pedone) fanno i conti, dunque, con una percezione alterata dello spazio, del movimento, del tempo, delle emozioni che va a ridurre le potenzialità e ad indurre sconnessioni nei processi del sistema psico-corporeo dell’uomo. Si sperimenta uno stato di stress che può trasformarsi ben presto in stress cronico cioè con attivazioni di tutti gli apparati psicofisiologici che permangano anche in assenza di stimoli esterni. E le conseguenze? Paure immotivate, senso di estraneità e di frustrazione, irritabilità, confusione, amnesie, insonnia, sensazione di allarme continuo, tremori, tensioni muscolari, affaticabilità, irrequietezza, tachicardia, sudorazione eccessiva, brividi, cefalee, vertigini, difficoltà a respirare con sensazione di oppressione, sono disturbi dello stress cronico sempre più diffusi.
Il Neo-Funzionalismo, utilizza le ricerche condotte per oltre vent’anni e le nuove modalità di guardare alla persona in modo completo mente-corpo, ed ha messo a punto sia interventi di cura sia interventi di prevenzione efficace dello stress. Anche le città sono dei veri e propri organismi viventi, ed hanno bisogno di equilibrare i loro funzionamenti per aiutare i funzionamenti di quelli che vi abitano e vi lavorano. Se si conoscono le radici profonde su cui si innesta lo stress cronico, sia delle persone, sia delle città, possiamo realmente mettere in atto progetti che migliorino la vita di città e persone. Le conoscenze ci sono, i progetti anche, le metodologie e le tecniche pure. Ora possiamo agire! L’obiettivo di fondo rimane per noi, sempre, quello di ristabilire un profondo senso di benessere, di gioia e di vitalità.
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